L'olfatto dei cani

da http://www.uniurb.it/giornalismo/lavori2002/conti/addestratore.htm

Far leva sugli istinti del cane per attirare la sua attenzione, farlo divertire. Sì perché "divertimento" è la parola d'ordine nell'addestramento di questi animali. E la conferma arriva dall' addestratore Paolo Caldora del centro Stella Grigia sulla via Flaminia a Roma . Una vita spesa e dedicata a comprendere il linguaggio di questi animali per entrare in sintonia con loro.

Quali metodi vengono utilizzati per addestrare i cani in particolare per far sviluppare il senso dell'olfatto?
In generale si può dire che si usa uno stimolo per insegnare al cane a seguire un odore. Ma entriamo in casi specifici. Nel caso della droga si istruisce prima di tutto il cane a seguire l'odore degli stupefacenti chiusi in una busta, sentono semplicemente questo odore senza assumere nessun tipo di sostanza, come invece alcuni credono. Si mette una bustina di droga a terra e come il cane l'annusa lo si premia con un salsicciotto o una pallina, in modo che il cane associ quel tipo di odore a un premio. Per lui deve essere un gioco, un divertimento che segue volentieri. Poi con gradualità si nasconde la droga in posti sempre più complicati e lontani, e il cane, spinto dall'ottenere il premio, la cerca. Questo metodo funziona con tutti i tipi di droga.
Per quello che riguardo invece gli esplosivi il premio deve essere dato in modo diverso perché il cane, quando trova la sostanza, non deve essere euforico ma molto calmo e tranquillo, per esempio non deve mettersi a scavare o saltare sopra l'esplosivo. Deve essere premiato in modo statico magari con del cibo o richiamato dal addestratore. Il cane deve solo segnalare la presenza dell'esplosivo. Per questo ci vuole un razza con caratteristiche ben precise: un olfatto molto sviluppato e un temperamento poco pronunciato, molto saldo di nervi e tranquillo. In America per esempio cominciano ad usare i labrador al posto dei pastori tedeschi per questo fine, perché sono cani pacati.
Per i cani da maceria il discorso è ancora diverso perché relativo al ritrovamento delle persone. Si inizia con il nascondere una persona e il cane vede dove si nasconde. Nel momento in cui la ritrova viene premiato, sempre con una pallina o del cibo. Prima si mette il padrone in vista, poi un estraneo in vista fino a che non si arriva nascondere il padrone e poi l'estraneo. Il cane inizia a percepire l'odore dell'essere umano in generale e capisce che se lo ritrova avrà un premio. Quindi in tutti gli esempi che abbiamo fatto si crea una condizione per cui il cane viene premiato al momento della richiesta desiderata. E il premio è lo stimolo che lo spinge a interagire con l'addestratore. Naturalmente si deve anche creare un clima di fiducia tra i due, il cane si deve sentire amato e coccolato.

Ci sono delle razze che hanno capacità olfattive più pronunciate?
La razza migliore è il Bloodhound ma in Italia e usato poco. E' molto più sfruttato invece in America. Per capire quanto è più sviluppato il suo olfatto si pensi che il brevetto di pista (cioè la ricerca di una traccia) di un pastore tedesco ha un invecchiamento di quattro ore (cioè viene portato sulla pista quattro ore dopo il passaggio dell'"odore" da ritrovare), mentre il Bradhound ha un invecchiamento di ventiquattro ore. In Italia si usa per lo più il pastore tedesco perché è la razza più versatile, è il cane in grado di fare tutto ed è soprattutto capace di apprendere molto facilmente. Il Bradhound è invece un cane più difficile. A volte se una razza è facilmente addestrabile questo può essere molto vantaggioso rispetto alla semplice capacità olfattiva.

Cosa si può fare sfruttando l'olfatto dei cani?
Sfruttando l'olfatto dei cani si può fare veramente di tutto: consideri che se si prende un sasso in mano e si getta nell'acqua in mezzo ad altri sassi il cane va a riprendere quello perché riconosce l'odore del padrone. Questi animali non hanno nessun problema a riconoscere gli odori, il vero problema è insegnare al cane a selezionare l'odore che si desidera. E l'unico metodo, ripeto, è il premio. Il cane si deve divertire, i metodi coercitivi non portano da nessuna parte perché se si sente costretto ha paura, va in stress e non lavora più bene. Se il cane non è motivato non lo fa più. Insomma il cane, come l'uomo. Senza motivazione chi agirebbe?