Tre chili in
due, quattro mesi di vita in guisa di levriero e pinscher. Gettati
da un’auto in corsa davanti ai miei occhi.
Quante volte ho desiderato di essere presente ad una scena del
genere, per vomitare in faccia a quella gente lo sdegno e l’inciviltà
propri della loro figura, per dare sfogo alla mia rabbia verso
chi sparge meschinità sulle creature innocenti.
Ma le cose non sono andate così. La paura che quei cosini
finissero sotto ad altre ruote di altre macchine, ha prevalso
sulla mia ira, e così in un attimo mi sono ritrovata
con quei mucchietti d’ossa in braccio.