Dedicato a Kida e Milo

Kida e Milo, il risultato del “buon senso” di alcune persone.

Tre chili in due, quattro mesi di vita in guisa di levriero e pinscher. Gettati da un’auto in corsa davanti ai miei occhi.
Quante volte ho desiderato di essere presente ad una scena del genere, per vomitare in faccia a quella gente lo sdegno e l’inciviltà propri della loro figura, per dare sfogo alla mia rabbia verso chi sparge meschinità sulle creature innocenti.


Ma le cose non sono andate così. La paura che quei cosini finissero sotto ad altre ruote di altre macchine, ha prevalso sulla mia ira, e così in un attimo mi sono ritrovata con quei mucchietti d’ossa in braccio.


Le loro condizioni fisiche non erano delle migliori, ma ho visto di peggio. La vasca da bagno è stata la prima cosa che hanno conosciuto appena entrati in casa. Erano neri di pulci e di zecche. Si sono affidati alle nostre braccia senza opporre la minima resistenza, e mentre li asciugavamo sono caduti in un sonno profondo.


Oggi, dopo solo una settimana in famiglia hanno conquistato il nostro cuore e il loro posto nel branco di casa Caldora.